Luigi Pirandello

Fra le due guerre, il fascismo crea una mortificazione della vita civile ma anche molti nuove e importanti letterati si affermano grazie al clima culturale comune. Gli scrittori i più conosci in Italia nel genero del romanzo e della narrativa sono Svevo (la coscienza di Zeno) e Luigi Pirandello, avendo ricevuto il Premio Nobel per la letteratura. POESIA Nasce il 28 giugno 1867 nei dintorni di Girgenti e muore il 10 dicembre 1936 di una polmonite. Si sposerà Maria Antonietta Portulano che diventerà paralizzata delle gambe e dovrà essere internata in una casa di cura dopo una frana che ha distrutto i capitali della famiglia. Uno dei sui tre figli partirà alla guerra in 1915, periodo dove Luigi scriverà molte opere teatrale come Sei personaggi in cerca d’autore. Dopo la sua formazione in lettere in parecchie città a causa di un contrasto con un professore di latino, Luigi Pirandello scrive il suo primo libro in 1901: L’esclusa. Una opera che lo renda titolare è Il saggio sull’umorismo, scritto in 1908. Questo segna la differenza tra il comico e l’umorismo. I concetti importanti nel testo sono l’avvertimento del contrario, una prima lettura del mondo (fa ridere) che riflesse sul sentimento del contrario, entrare più addentro (fa sorridere). Novelle per un anno, Uno, nessuno e centomila e Il fu Mattia Pascal sono qualche opera le più conosciute di Luigi Pirandello.     Le sue opere sono presentate come rivoluzionarie perché il loro rollo è di restituire la realtà tramite la demistificazione (togliere le maschere, il carattere misterioso o affascinante, per restituire la realtà), la critica della società e la denuncia dei condizionamenti alienando l’individuo e della depersonalizzazione creata dalla crisi d’identità.