domus nerone
Publié le 30/09/2013
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« 64 d.C. dopo l'incendio; l'incendio aveva liberato vastissime aree che l'imperatore espropriò, e l ì realizz ò un progetto enorme, vasto ben 80 ettari. Anche la villa di Adriano era vastissima, ben 120 ettari, ma quella di Nerone si trovava in piena citt à e si trattava quindi di qualcosa di veramente straordinario. La villa di Nerone poteva quindi essere definita una "citt à nella citt à" anche perch é la sua villa non era propriamente un edificio, ma un insieme di edifici che si svilupparono fondamentalmente su tre colli: il Palatino, il Celio e le falde dell'Esquilino che prendono il nome di colle Oppio. La parte residenziale della casa aveva sede sul Palatino , secondo una tradizione gi à consolidata a Roma secondo la quale l'imperatore doveva abitare sul Palatino (da "Palatium") appunto. Sul Celio stava un ninfeo e una sistemazione ad orti e giardini, mentre pi ù avanti, verso il Colosseo c'era il vestibolo. Davanti a quest'ultimo c'era il Colosso di Nerone, una statua alta ben 35 m di bronzo dorato che aveva nella mano sinistra la sfera del potere, nel volto il ritratto dello stesso imperatore e intorno al volto dei raggi che arrivavano anche a 6 m di lunghezza; questo perch é dal 64 d.C. Nerone si identific ò con il Dio Sole. Davanti a questo colosso c'era uno stagno, un lago artificiale che si trovava nel punto esatto dove oggi c' è il Colosseo. La parte sul colle Oppio era un padiglione scenografico, una zona edificata ma non abitata, che veniva utilizzata da Nerone come zona di rappresentanza esclusivamente per passeggiare, per ricevere ospiti e per esporre la propria collezione d'arte. La casa di Nerone pu ò complessivamente essere suddiviso in due ambienti: un'ala Orientale e una Occidentale. Quella Occidentale ha un impianto piuttosto tradizionale, formato da un cortile rettangolare (peristilio) intorno al quale sono organizzate una serie di stanze e di ambienti. Questo impianto ricorda molto quello di numerose altre domus Romane come ce ne sono tante a Roma. La parte pi ù innovativa sia dal punto di vista architettonico che planimetrico è quella Orientale perch é innanzitutto c' è un cortile poligonale (un tempo tutto aperto) con delle stanze radiali che vi si affacciano e poi c' è una zona di ambienti che ha al centro la famosa sala ottagonale. Ora si pensa che proseguendo nella medesima direzione, cio è sempre verso est, ci sia un altro cortile all'aperto che quindi farebbe diventare . »
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