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la solitude dans René

Publié le 17/12/2012

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Con il termine "solitudine" si intende, non un'emozione, bensì quella condizione umana nella quale un individuo si ritrova ad isolarsi o ad essere allontanato dagli altri. L'espressione "Je me sens seule" a toujours une connotation de manque, de privation, spesso infatti la solitudine è accompagnato da un senso di alienazione e di non appartenenza a nessun dove e da un forte senso di malinconia,"la gioia di essere tristi" come la definiva Victor Hugo. Mostro temibile e temuto della società moderna che con la tecnologia ha avvicinato le persone solo per permettergli di rendersi conto di quanto di fatto siano sole, La solitudine è una delle prime cause di quel senso di depressione e desolazione che prende e divora l'animo, dal profondo, dalle viscere. Spesso nella letteratura, soprattutto in quella francese del XIX secolo si è affrontato, anche solo accennandolo, il tema della dissoluzione umana. All'inizio del secolo infatti si diffonde in francia il Romanticismo, una corrente che trova le sue origini in Germania e in Inghilterra. Alla base del movimento vi è si ritrova il gusto per i sentimenti, per l'esaltazione lirica ed epica e per la fede.Vi è una grande ammirazione per le emozioni forti e il sublime ma, nonostante queste, viene a galla un terribile pessimismo, generando quello che fu chiamato Mal du siècle. I poeti sentono il bisogno di solitudine per coltivare la propria interiorità, un mistero che li affascina, li inquieta e che li esalta. Ed è per comprendere l'entità delle loro sofferenze, che si rifugiano in una scrittura autobiografica e lirica delle loro pene e dei loro desideri. A forza di coltivare questo gusto per la tristezza, l'attrazione per il dolore e la contemplazione del male, si giunge così a vivere ogni istante e ogni esp...

« René è un romanzo autobiografico dello scrittore francese François-René de Chateaubriand che apparve inizialmente all'interno del Genio del Cristianesimo nel 1802 , ma raggiunse un tale successo che venne ripubblicato separatamente nel 1805 . Esiliato nella tribù dei Natchez , René racconta su richiesta di Chactas e del padre Souël, la storia del suo passato e della sua esistenza infelice.

Alla ricerca di un' identità introvabile, ossessionato da questa ricerca infruttuosa e sconvolto dalla morte di suo padre (la madre era morta al momento della sua nascita), René decide di viaggiare, ma nulla riesce a risollevarlo.

In preda a dei tormenti ignoti, egli aspira al suicidio .

Per impedire ciò, la sorella Amélie lo conforta con la sua presenza; ma ella si ammala di una malattia sconosciuta e si va a rinchiudere in un convento .

René assiste alla commovente cerimonia dei suoi voti e scopre il segreto di questo strano male: Amélie che si è innamorata di suo fratello con una grande tenerezza, è tormentata dai rimorsi . La disperazione del giovane uomo viene, infine, a colmare il vuoto della sua esistenza.

Lasciando la sorella pentita ma appagata finalmente dalla vita in convento, René s'imbarca per l' America dove viene a conoscenza tramite una lettera che Amélie è morta come una santa , «curando le sue compagne».

Alla fine della confessione durata tutto il libro, René tornò dalla sua sposa americana e vive come un uomo comune, senza tuttavia trovare mai la felicità cercata.

Muore in una battaglia combattuta tra i francesi e la tribù dei Natchez, con padre Souel e Chactas.

Il romantico prova un sentimento d'inadeguatezza rispetto alla velocità dello sconvolgimento storico .

René è instabile emozionalmente e non dimostra sempre una logica nei suoi pensieri.

In un certo senso, egli è pieno di sogni in un mondo vuoto di sogni, e nulla ostacola la sua immaginazione , l'estensione del suo «io» e dei suoi pregiudizi .

Il compito di René si riduce dunque solo alla sua esistenza, alla capacità di sopravvivere nella prova di sé.

Le sue sofferenze rivelano il "mal di vivere", il «mal du siècle». La solitude est le fondement même du caractère de René.

Il est seul parce que sa mère est morte quand il est né et parce que son père qui ne lui manifeste aucune tendresse il est mort aussi, et parce que sa soeur, qu’etais l’unique qui le donnais amour, s'enferme dans un couvent.

C'est la solitude subie par René.

Mais il se complaît aussi dans la solitude, il lui trouve des charmes, il s'isole volontairement loin de ses amis, de sa soeur et a même la tentation de s'ensevelir dans un monastère.

La solitude pour René est aussi un moyen de se singulariser aux yeux des autres, d'être un être d'exception comme les poètes qui ont besoin de solitude pour créer.

On peut dire que c’est une solitude choisie.René est un héros romantique et à travers son. »

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