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Montale

Publié le 28/04/2013

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LA BIOGRAFIA  DI EUGENIO MONTALE   Eugenio Montale nasce a Genova nel 1896 da una famiglia benestante. Nel 1917 finisce gli studi di ragioneria. Comincia anche a prendere lezioni di canto e a frequentare spesso la Biblioteca comunale. Durante la guerra, va al fronte in Trentino. Si congeda nel 1918, fa ritorno a Genova, e qui diventa amico con il poeta Camillo Sbarbaro e con altri poeti e scrittori. Nel 1922 scrive sulla rivista "Primo Tempo". Nel 1925 scrive anche sulla rivista "Il Baretti". Nello stesso anno firma il Manifesto degli Intellettuali Antifascisti. In seguito conosce  Italo Svevo, uno scrittore. Va a Trieste, ospite di Svevo, e conosce Umberto Saba, un poeta. In quell'anno scrive su importanti riviste come "Il Convegno" e "La Fiera letteraria". Nel '27 si trasferisce a Firenze, che in quegli anni è la vera capitale culturale della nazione. Nel '29 diventa direttore di una importante Biblioteca; poi deve lasciare questo incarico perché rifiuta di prendere la tessera del Partito fascista. Conosce numerosi scrittori come Vittorini, Gadda e Loria. Conosce anche una donna, Drusilla Tanzi. Drusilla diventa poi sua moglie. Nel '48 si trasferisce a Milano, dove lavora come redattore al giornale "Corriere della Sera". Nel 1963 sua moglie muore. Nel 1967 lo Stato italiano nomina Montale “senatore a vita”. Nel 1975 vince il premio Nobel per la Letteratura. Fino agli ultimi anni continua a vivere da solo a Milano. Muore il 12 settembre 1981. COMMENTO DELLA POESIA Questa poesia di Eugenio Montale fa parte del libro Satura. La raccolta di poesie Satura comprende le poesie che Montale scrive a partire dal 1964. Montale torna a comporre dopo un periodo di quasi silenzio poetico, nel 1971 viene pubblicata Satura, raccolta di liriche divi...

« Questa poesia di Eugenio Montale fa parte del libro Satura.

La raccolta di poesie Satura comprende le poesie che Montale scrive a partire dal 1964.

Montale torna a comporre dopo un periodo di quasi silenzio poetico, nel 1971 viene pubblicata Satura, raccolta di liriche divisa in più sezioni: quella iniziale Xenia (dal latino “xenium” = dono fatto all'ospite, in questo caso offerta in memoria di chi è defunto), composta da Xenia I e Xenia II ciascuna di 14 componimenti dedicati alla moglie morta - e Satura dove il poeta denuncia satiricamente la società in cui vive.

Dopo la pausa creativa il poeta è differente, per questo in Satura si nota uno sconvolgimento stilistico, linguistico e tematico.

I temi del tempo, della morte, della memoria sono sempre presenti ma subiscono dei cambiamenti che caratterizzano tutta la poesia dell'ultimo Montale: la figura della donna è diversa da quella della donna/angelo che compariva nelle Occasioni, in Xenia è ancora presente la figura femminile, qui la donna ha il volto della moglie chiamata affettuosamente Mosca la quale è però assente, la moglie morta ritorna solo attraverso gli oggetti che le appartenevano (gli occhiali, una sveglia sul comodino, ecc.), attraverso i ricordi del poeta, ormai vecchio e solo, per confortarlo.

  La ricerca del “varco” (cioè la speranza di approdare a una sicurezza storica o metafisica) non è più possibile, la mente è occupata da fantasmi paurosi e da immagini di morte (confronta con La casa dei doganieri).

In Satura si traduce nella meditazione del flusso caotico del tempo, un flusso al quale non resta che abbandonarsi e arrendersi attarverso il ricordo che non è mai chiaro.

Nelle poesie della sezione Satura (che da il nome alla raccolta) Montale accentua il suo pessimismo, l'obiettivo polemico è la società dei consumi che, nella sua corsa verso il benessere, ha perso non solo i valori fondamentali, ma anche ogni forma di dignità e di credibilità.

“Satura” è un termine latino ed indica “il piatto ricolmo di vari frutti offerti agli Dèi (Satura Lanx)”.

Ma “satura” era anche un genere letterario formato di vari argomenti di tono sarcastico o satirico.

“Satura” sottolinea inoltre la natura aperta della raccolta, il suo carattere di miscuglio di temi, stili, linguaggi diversi, la sua natura insieme satirica, aggressiva, funebre e conviviale.Il termine latino satura ha quindi un doppio significato, il significato corrente di “satira” (sarcasmo e ironia) e quello originale di “satura” che indica una mescolanza di cose svariate, di temi e stili diversi.. »

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