spahi e scambi

« danno la possibilità di costruire la nostra propria comunità virtuale creandoci un profilo.

Ciò che è molto interessante è che questa comunità virtuale evolve in pochissimo tempo à numerosi scambi di informazioni.   II) Però, realizziamo oggi che le reti sociali presentano molti pericoli per la nostra vita privata   - Siccome le reti sociali sono spazi pubblici, e se non controlliamo bene la nostra privacy à possiamo essere il target di insulti che possono essere visti da chiunque à può essere molto difficile ad accettare à e purtroppo sentiamo spesso notizie che ci dicono che degli adolescenti si sono suicidati a causa di attacchi sulle reti sociali.

All'inizio di quest'anno per esempio, un quindicenne si è suicidato a Roma a causa del cyberbullismo.  - Un altro pericolo per la nostra vita privata è la dipendenza alle reti sociali à infatti, il paradosso è che alcune persone vogliono tanto avere una vita sociale sviluppata che passano tutto il loro tempo libero su questi siti sociali à facendo questo, si allontanano della loro cerchia e non hanno relazioni reali con le altre persone.

Io penso che uno dei più grandi pericoli delle reti sociali è di pensare che le relazioni che abbiamo sono reali, di non fare la differenza tra il monde reale e virtuale.   III) Però, non possiamo dire che è il nostro atteggiamento sulle reti sociali che le fanno diventare vantaggiose o pericolose per la nostra vita privata?   - Io penso che le reti sociali non siano buone o mali à dipende di quello che ne facciamo.

In mia opinione, è molto importante controllare la nostra privacy e non lasciare tutti vedere il nostro profilo à dobbiamo essere responsabili. - Abbiamo visto che la dipendenza alle reti sociali può essere un pericolo per la vita privata à di conseguenza, penso che è da una parte il ruolo dei genitori di limitare i loro figli, ma di un'altra parte anche il ruolo dei figli di essere ragionevoli quando usano le reti sociali.   Conclusione: Reti sociali possono essere un vantaggio ma anche un pericolo per la nostra vita privata à penso. »