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Vita di Dante

Publié le 09/03/2023

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« DANTE.

Elementi biografici Con Dante Alighieri siamo mezzo secolo dopo la Scuola siciliana, in un territorio e un contesto politico e sociale diverso.

I poeti non sono più al servizio del principe (come i ‘funzionari’ di Federico II), ma attori della vita politica del comune, direttamente coinvolti nella sua gestione.

La poesia che compongono non è più un esercizio linguistico per una piccola élite (i letterati stessi) ma svolge un ruolo didattico-morale per un pubblico più ampio: i mercanti che prendono le redini della città.

Di conseguenza, questa letteratura tratta argomenti che i Siciliani avevano trascurato, in particolare quelli civili, politici e morali.

Così Dante nella Divina commedia. Dante ‘Alighieri’ (cioè figlio ‘di Alighiero’, esattamente di ‘Alaghiero’) Dante (il nome è la riduzione di Durante) nacque a Firenze nel 1265 in una famiglia della piccola nobiltà guelfa il cui antenate è Cacciaguida (secondo quello che dice il poeta nel poema).

Nel 1277 è già fidanzato con Gemma di Manetto Donati, e molto probabilmente si compie un matrimonio vero.

Ma i due adolescenti sono certamente rimasti a casa dei genitori fino a raggiungere l’età canonica, 18 anni per i maschi e 14 anni per le femmine.

Avranno tre o quattro figli. Dante ebbe una prima formazione di base tradizionale presso un precettore che gli insegnò la ‘grammatica’, cioè il latino.

Poi, approfittò della cultura romanza (medievale in lingue romanze) e classica (latina) che circolava a Firenze negli anni ’70-’80.

In particolare seguì i precetti politico-morali e retorici di Brunetto Latini, l’intellettuale fiorentino più importante della fine del Duecento che Dante chiamerà “maestro” nei suoi scritti. Fin da giovane, condivise un uso letterario dell’epoca: scrisse poesie, non solo d’amore, che in parte si inserivano in corrispondenze poetiche.

In particolare scambiò sonetti con il grande poeta Guido Cavalcanti che, nella Vita nova, egli chiamerà il suo “primo amico”. Fra la poesia d’amore (il suo primo sonetto conosciuto risale al 1283), scrisse per varie donne, fra cui ‘Bice’, figlia di Porto Portinari – cioè ‘Beatrice’, di cui Bice è la contrazione popolare fiorentina –, una donna sposata.

Questa situazione rispecchiava una realtà storica ma rispettava anche il codice culturale cortese.

Secondo questo, i versi d’amore sono rivolti da un poeta amante a una donna sposata a un altro, perché l’’amore cortese’ è fondamentalmente 1 adultero.

Per la cultura cortese, l’amore nel matrimonio è inconcepibile, perché il matrimonio è un contratto giuridico tra due famiglie che mira a gestire e tramettere beni a eredi (questa cultura si urta naturalmente con l’idea cristiana della coppia fedele nel matrimonio).

Dante scrisse questo tipo di poesia durante una decina d’anni fino a operare una svolta negli anni 1290-1295. Studio della filosofia e della teologia L’evento che provocò una svolta nella biografia letteraria di Dante è la morte di Bice Portinari e il turbamento da essa provocato.

Per ‘consolarsi’, in effetti, il poeta Dante si mise a seguire insegnamenti di filosofia scolastica (cioè aristotelica) e di teologia, una cultura che modificò notevolmente il contenuto dei suoi scritti.

In seguito, smise di scrivere poesia d’amore. Partecipazione rilevante alla vita civica negli anni 1295-1301 Sono anche gli anni in cui Dante, dopo aver cominciato a prendere parte alla vita civica fiorentina partecipando alle imprese militari della città – combatte a Campaldino nel 1289 contro Arezzo –, è particolarmente attivo nella vita politica della città (politica < polis, ‘la città’ in greco)..... »

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