Devoir de Philosophie

Adatamento del paesaggio

Publié le 25/10/2014

Extrait du document

LAGUESTE Victoire "Attraverso esempi mostrare che gli abitanti della penisola italiana nel corso della storia hanno saputo trasformare il paesaggio per adattarsi alla modernità" Da sempre, tutti i popoli del mondo hanno cercato di modificare (o possiamo dire, di "modernizzare") il loro ambiente per adattarlo ai cambiamenti legati alla loro epoca. Infatti, lo sviluppo continuo dei bisogni di un paese, il desiderio di competitività, l'arrivo delle nuove tecnologie o solo il desiderio di semplificarsi la vita hanno spesso spinto gli uomini a migliorare il loro territorio. In questa composizione, ci interesseremo in particolare alla penisola italiana, cioé l'area delimitata dall'arco alpino e da 4 mari (Ligure, Tirreno, Ionio e Adriatico). Così, vedremo quali modifiche territoriali ha subito l'italia nel corso del tempo e la nostra problematica sarà di cercare a capire se queste trasformazioni sono sempre state un successo totale senza "danni collaterali" o se sono state, in alcuni casi, la causa di problemi o polemiche. Divideremo il tema in tre parti : la prima evocherà le trasformazioni legate al rilievo e la mobilità, nella seconda parleremo delle modifiche inerenti all'acqua et l'ultima, più breve, tratterà dell'adattamento del territorio nei confronti all'agricoltura con l'esempio delle risaie. Seguendo la nostra problematica, vedremo in ogni parte i lati positivi e, se esistono, i lati negativi di queste modifiche. Prima di cominciare, bisogna illustrare la conformazione del territorio italiano con qualche cifra. In Italia, le pianure rappresentano meno di un quarto del territorio; la pianura Padana è la più famosa. Così, il 75% del paese è costituito di rilievi più o meno alti con colline e montagne (le 2 catene più importanti sono le Alpi e l'Appenino). Per avere un'idea di quanto il rilievo italiano è sfavorevole alle comunicazioni terrestre possiamo comparare la penisola all'aera francese : in Francia il 65% del territorio sono delle pianure. Ovviamente, confrontati ad un ambiente così tanto inadatto alla mobilità, gli abitanti della penisol...

« l’Appenino attraversa tutta la penisola dal Nord al Sud e le pianure (favorevole alla mobilità) si situano sui litorali.

Tuttavia, la mobilità degli italiani non poteva essere ridotta al litorale.

Cos ì , esistono delle vie che attraversano gli Appenini ma sono rare e poco comode.

Per esempio, l’autostrada del Sole è una di queste vie.

Con quest’esempio possiamo mostrare i limiti e i problemi della modernizzazione stradale.

Infatti, quest’autostrade è il risultato di lavori costosi, oltre ad essere molto pericolosa.

Gli obblighi imposti dalla montagna sono all’origine di questi problemi : per una lunghezza di 100 chilometri ci sono 47 gallerie e 50 ponti e ci sono tante curve, il che rende la strada particolarmente rischiosa e la sua costruzione carissima. Per finire, il territorio italiano è anche stato modificato per migliorare gli scambi transalpini.

Anche se, già nel passato gli uomini attraversavano questa catena, ormai una nuova modifica lo permette più facilmente : i trafori.

Ne sono circa 8 che attraversano le Alpi, tra cui i più famosi sono quelli del Frejus e del Monte Bianco.

Ne sono di tutte specie (ferroviale, stradale, pedonale) ma tutti hanno uno stesso punto in comune : facilitano notevolmente la traversata della catena.

Tuttavia, questi trafori non sono senza rischi.

Per esempio, nel marzo del 1999, un incendio nel traforo del Monte Bianco ha provocato la morte di 39 personne.

Le gallerie stradali sono certamente un gran passo avanti per la mobilità ma la loro sicurezza non è ancora totalmente garantita. Come l’abbiamo già detto, in questa seconda parte il soggetto sarà le trasformazioni legate all’acqua.

Prima, interessiamoci alla bonifica delle terre.

La bonifica, come il suo nome lo illustra, è un metodo usato per rendere il suolo “buono”.

Cioé, è un complesso di diversi lavori che permette all’uomo di rendere sani i terreni che prima erano paludosi.

Il metodo della bonifica è semplice : la terra è tolta dalle zone sopraelevate ed è rimessa per colmare i buchi.

Cos ì i terreni collinari dove l’acqua stagnava nelle depressioni diventa piano e le rive dei fiumi sono elevate affinche questi terreni non siano più bagnati.

Questo sistema è molto importante perché prima di essere risanate queste aree erano vuote e pericolose.

C’erano tante zanzare che provocavano la malaria, una malattia mortale, e ovviamente questo impediva gli uomini di costruire infrastrutture agricole o abitazioni.

Questi lavori di bonifica sono molto anziani e hanno durato secoli : i primi hanno iniziato nell’antichità e gli ultimi si sono fermati nel periodo fascista.

Per illustrare bene queste modifiche possiamo prendre l’esempio dell’agro pontino, una regione del Lazio meridionale in provincia di Latina.

Nel 2010, Antonio Pennacchi ha scritto un libro intitolato Canale Mussolini.

In quest’opera, il cui titolo è il nome del canale che attraversa ormai la regione, l’autore evoca i lavori di bonifica che. »

↓↓↓ APERÇU DU DOCUMENT ↓↓↓

Liens utiles